domenica 30 ottobre 2011

"Perchè ho poca Memoria?"

“La memoria rende la nostra vita più significativa. Senza di essa ci mancherebbe il senso di continuità e guardandoci allo specchio ogni mattina avremmo di fronte a noi un estraneo. Ogni giorno e ogni evento sarebbero un fatto isolato; non potremmo imparare dal passato né pianificare il futuro”. — “MYSTERIES OF THE MIND”.


Come mai alcuni uccelli ricordano a distanza di mesi il luogo in cui hanno depositato i loro semi per l’inverno e gli scoiattoli riescono a ricordare il punto in cui hanno sepolto le loro nocciole, e tu dopo un’ora forse non ricordi dove hai messo le chiavi? In effetti quello della poca memoria è stato anche un mio problema. Mi sono sempre chiesto: " Come mai possiedo un cervello strutturato in maniera straordinaria, con infinite capacità di imparare e ricordare e io mi dimentico sempre tutto?"
Succede anche a te? Forse hai passato ore infinite a studiare e quando è l'ora dell'esame: il vuoto. Non ricordi più nulla, sembra che il tuo cervello ti abbia abbandonato.


Devi sapere che tutto sta nel riuscire a trarre il massimo da quello che abbiamo.
Il nostro cervello pesa all’incirca un chilo e quattrocento grammi e la sua forma ricorda vagamente quella di un pompelmo. Ciò nonostante, al suo interno ci sono 100 miliardi di cellule nervose, dette neuroni, e tutte formano una rete incredibilmente complessa. Infatti, un solo neurone può essere collegato ad altri 100.000 neuroni. Grazie a questo intreccio il cervello ha il potenziale per elaborare e conservare una vasta quantità di informazioni. Il difficile, naturalmente, è riuscire a ricordare le informazioni quando occorrono.
Alcuni sono molto bravi in questo, fra cui molti con poca o nessuna istruzione.


Per esempio nell’Africa occidentale i griot, cantastorie tribali, sono in grado di ripetere a memoria i nomi di intere generazioni di persone vissute nei loro villaggi. Fu grazie a loro che lo scrittore Alex Haley, autore del libro Radici che gli valse il premio Pulitzer, si mise a ricercare le sue origini in Gambia risalendo sei generazioni. Haley disse: “Un grazie immenso lo devo ai griot dell’Africa, dove giustamente si dice che quando un griot muore è come se andasse in fiamme una biblioteca”.
Prendiamo anche il caso del famoso direttore d’orchestra Arturo Toscanini. Fu “scoperto” all’età di 19 anni quando dovette sostituire un altro direttore d’orchestra. Nonostante la vista molto debole fu in grado di dirigere l’Aida dall’inizio alla fine praticamente a memoria!


Imprese del genere forse ci sorprendono. Eppure, la maggioranza delle persone ha il potenziale per ricordare molto più di quanto creda. Ti piacerebbe migliorare la memoria?


La memoria è costituita da tre fasi: codifica, immagazzinamento e recupero. Il cervello codifica le informazioni nel momento in cui le percepisce e le registra. Queste informazioni possono essere immagazzinate per essere utilizzate in futuro. I vuoti di memoria avvengono quando in una di queste tre fasi si verificano delle anomalie.
Esistono anche vari tipi di memoria:
  • la memoria sensoriale 
  • la memoria a breve termine 
  • la memoria a lungo termine. 
La memoria sensoriale riceve le informazioni attraverso gli stimoli dei sensi, come l’olfatto, la vista e il tatto. La memoria a breve termine, detta anche memoria di lavoro, trattiene piccole quantità di informazioni per brevi periodi. Grazie ad essa puoi fare addizioni a mente, ricordare numeri telefonici abbastanza a lungo da poterli digitare e ricordare la prima parte di una frase mentre leggi o ascolti la seconda parte. Ma come tu saprai, la memoria a breve termine ha i suoi limiti.Se vuoi immagazzinare informazioni nel tuo cervello per un tempo illimitato devi inserire queste informazioni nella memoria a lungo termine. Come puoi farlo?


Vuoi risolvere anche tu il problema della poca memoria?
Vuoi imparare delle tecniche molto semplici per aumentare la tua memoria?


Seguimi perchè nei prossimi post scopriremo insieme molte nuove tecniche. Intanto per approfondire clicca qui.
A presto. Simone Moroni.

"Perchè ho Problemi di Concentrazione?"

“STA ATTENTO!” I tuoi insegnanti o i tuoi genitori ti dicono spesso queste parole? Se sì, forse allora fai fatica a tenere la mente sulle cose. Di conseguenza può darsi che i tuoi voti ne soffrano. E forse riscontri che altri hanno un’opinione negativa di te e ti ignorano, considerandoti imbranato o forse solo maleducato.


A volte i problemi di concentrazione sono dovuti solo ai mutamenti dovuti alla crescita. Tieni presente che, mentre vai verso l’età adulta, i tuoi schemi mentali cambiano. Secondo un libro, “nei primi anni dell’adolescenza emergono . . . nuove capacità di elaborare concetti" (Adolescent Development). Sviluppi la capacità di comprendere e analizzare pensieri e concetti astratti. Cominci ad afferrare più profondamente la morale, l’etica e altre questioni di carattere generale. Cominci a pensare al tuo futuro di adulto.
Tutti questi nuovi pensieri, idee e concetti che ti frullano nella mente possono distrarti molto. Non pensi più nel modo semplice ed elementare di un bambino. Ora il cervello ti spinge ad analizzare ed esaminare quello che vedi e odi. Il commento di un insegnante o di un oratore può scatenare una eccitante divagazione mentale. Ma se non impari a controllare la mente che vaga, puoi perdere preziose informazioni.
Dedica del tempo ogni giorno per rilassarti, meditare e riordinare le idee, ti sarà molto utile a concentrarti meglio in altri momenti.


Anche le sensazioni che provi possono causare distrazioni. Cerchi di concentrarti su quello che leggi o ascolti, ma ti accorgi di pensare ad altro. Passi dalla noia all’eccitazione, dalla depressione all’euforia.
Non preoccuparti, non stai diventando matto! Con tutta probabilità è solo colpa degli ormoni. Sei nel periodo dell' adolescenza, con i suoi cambiamenti che comporta.
Puoi ritrovarti a volte a pensare alle ragazze o a qualcosa che ti preoccupa o a ciò che farai più tardi. Non preoccuparti il turbine di emozioni si placherà. Nel frattempo, impara a disciplinarti. Più imparerai a controllare le tue emozioni, più riuscirai a concentrarti.

Forse non dormi abbastanza! Poiché il tuo corpo sta crescendo ha bisogno di sufficiente sonno per svilupparsi fisicamente e per dare al cervello la possibilità di vagliare le tante idee ed emozioni nuove che si presentano ogni giorno. Pultroppo molti adolescenti hanno un programma giornaliero che lascia loro poco tempo per dormire. Ricordati però che il tuo organismo non dimenticherà le ore di sonno perse. Anzi, te le ricorderà sempre e all’improvviso ti presenterà il conto che si potrà tradurre in vuoti di memoria, difficoltà di concentrazione e rallentamento delle capacità di pensiero.
Concediti quindi sufficiente riposo. Io ho riscontrato che semplicemente aggiungendo un’ora di sonno ogni notte la mia capacità di concentrazione è  notevolmente migliorata.




Un altro problema può essere quello dell’alimentazione. Alcuni studi indicano che il rendimento mentale cala dopo un pasto a base di carboidrati, come pane, cereali, riso o pasta. Forse questo avviene perché i carboidrati aumentano la quantità di serotonina la quale provoca sonnolenza. Mangia, quindi, cibi ricchi di proteine prima di svolgere qualsiasi attività che richieda molta concentrazione.


Queste sono solo alcuni accorgimenti che possono migliorare la tua concentrazione. Ci sono, però, altre tecniche per sviluppare e aumentare la tua concentrazione.
Non vuoi conoscerle? Clicca qui!
A presto Simone Moroni.

sabato 29 ottobre 2011

7 Segreti per Migliorare la Memoria

“Ho una pessima memoria”. L’hai mai detto? Se sì, non disperare. Alcuni semplici suggerimenti e un piccolo sforzo possono davvero migliorare la tua memoria. Non sottovalutare il tuo cervello. Ha capacità sbalorditive, te lo assicuro.
Abbiamo visto in precedenza che esistono vari tipi di memoria, fra cui la memoria sensoriale, la memoria a breve termine e la memoria a lungo termine. Se vuoi immagazzinare informazioni per un tempo illimitato devi inserire queste informazioni nella memoria a lungo termine. E' possibile? Come si può fare?
Ci sono delle tecniche e dei metodi ben precisi da attuare. Studiali uno alla volta e mettili in pratica, sicuramente ti saranno di grande aiuto, così come lo sono stati per me.
Andiamo a scoprirli insieme:
▪ Interesse: Coltiva interesse per il soggetto che stai studiando e ricorda a te stesso i motivi per cui lo stai studiando. Come probabilmente saprai, la memoria viene potenziata quando si riesce a coinvolgere la sfera emotiva.
▪ Attenzione: “Molti ‘vuoti di memoria’ sono il risultato di cali di attenzione”, dice il libro Mysteries of the Mind. Cosa può aiutarti a concentrarti? Mostra interesse, e se possibile, prendi appunti. Prendere appunti non solo ti aiuta a concentrarti meglio, ma ti permette, poi con calma di ripassare il materiale.
▪ Comprensione: Se non capisci un concetto o non afferri bene un punto, è probabile che poi farai fatica a ricordarlo o non lo ricorderai affatto. Comprendere qualcosa significa afferrare il nesso esistente fra le varie parti e fare i giusti collegamenti per formare un concetto logico. Per esempio, se studi meccanica e capisci bene come funziona un motore, poi ricorderai più facilmente i vari elementi che lo compongono. Assicurati, quindi, di aver capito bene un concetto prima di andare avanti.
▪ Verbalizzazione: Ripeti ad alta voce le cose che vuoi ricordare (per esempio una parola o un’espressione in un’altra lingua). Questo rafforzerà le connessioni neuronali. Come? Primo, pronunciando una parola sei
costretto a prestare attenzione. Secondo, puoi avere un riscontro immediato da parte dell’insegnante. Terzo, l’ascolto, anche della tua voce, chiama in causa altre aree del cervello.
▪ Visualizzazione: Crea un’immagine mentale di ciò che vuoi ricordare. Potresti anche fare un disegno o uno schema. Come nel caso della verbalizzazione, la visualizzazione permette di sfruttare aree diverse del cervello. Più sensi riesci a coinvolgere, più riuscirai ad imprimere le informazioni nella memoria a lungo termine.
▪ Associazione: Quando impari una cosa nuova, mettila in relazione con qualcosa che già conosci. Associando nuovi pensieri, a ricordi già immagazzinati faciliti la codifica e il recupero di quelle informazioni, perché l’associazione funge da indizio. Per esempio, per ricordare il nome di una persona mettilo in relazione con una caratteristica buffa del suo aspetto o con qualcos’altro che te lo fa venire in mente. Più l’associazione è divertente o assurda, più sarà facile ricordare.
▪ Consolidamento: Devi concederti il tempo necessario per elaborare le informazioni, per “metabolizzarle”. Uno dei modi migliori per farlo è ripassare ciò che hai imparato, magari ripetendolo a qualcun altro. Se si dice che la ripetizione è la madre della memoria, una ragione ci sarà pure!
Non dimentichi mai il tuo nome, le lettere dell’alfabeto o come si adopera una forchetta o una matita, vero? Perché? Perché sono cose che ripeti o usi tutti i giorni. Con l’uso frequente i ricordi si imprimono più profondamente, e diventa più facile richiamarli alla memoria.


Secondo alcuni studi, entro 24 ore da che si è imparato qualcosa, se ne può dimenticare fino all’80 per cento, almeno temporaneamente. Comunque non ti scoraggiare perché un po’ o buona parte di quell’80 per cento, lo puoi richiamare alla mente ripassando il materiale.
Applica nei tuoi studi, uno alla volta, i segreti che abbiamo visto insieme e vedrai migliorare la tua memoria giorno per giorno.
Vuoi scoprire nuove tecniche per migliorare il tuo apprendimento? Clicca subito qui.
A presto Simone Moroni.