Abbiamo visto in precedenza che esistono vari tipi di memoria, fra cui la memoria sensoriale, la memoria a breve termine e la memoria a lungo termine. Se vuoi immagazzinare informazioni per un tempo illimitato devi inserire queste informazioni nella memoria a lungo termine. E' possibile? Come si può fare?
Ci sono delle tecniche e dei metodi ben precisi da attuare. Studiali uno alla volta e mettili in pratica, sicuramente ti saranno di grande aiuto, così come lo sono stati per me.
Andiamo a scoprirli insieme:
▪ Interesse: Coltiva interesse per il soggetto che stai studiando e ricorda a te stesso i motivi per cui lo stai studiando. Come probabilmente saprai, la memoria viene potenziata quando si riesce a coinvolgere la sfera emotiva.
▪ Attenzione: “Molti ‘vuoti di memoria’ sono il risultato di cali di attenzione”, dice il libro Mysteries of the Mind. Cosa può aiutarti a concentrarti? Mostra interesse, e se possibile, prendi appunti. Prendere appunti non solo ti aiuta a concentrarti meglio, ma ti permette, poi con calma di ripassare il materiale.
▪ Comprensione: Se non capisci un concetto o non afferri bene un punto, è probabile che poi farai fatica a ricordarlo o non lo ricorderai affatto. Comprendere qualcosa significa afferrare il nesso esistente fra le varie parti e fare i giusti collegamenti per formare un concetto logico. Per esempio, se studi meccanica e capisci bene come funziona un motore, poi ricorderai più facilmente i vari elementi che lo compongono. Assicurati, quindi, di aver capito bene un concetto prima di andare avanti.
▪ Verbalizzazione: Ripeti ad alta voce le cose che vuoi ricordare (per esempio una parola o un’espressione in un’altra lingua). Questo rafforzerà le connessioni neuronali. Come? Primo, pronunciando una parola sei
costretto a prestare attenzione. Secondo, puoi avere un riscontro immediato da parte dell’insegnante. Terzo, l’ascolto, anche della tua voce, chiama in causa altre aree del cervello.
▪ Visualizzazione: Crea un’immagine mentale di ciò che vuoi ricordare. Potresti anche fare un disegno o uno schema. Come nel caso della verbalizzazione, la visualizzazione permette di sfruttare aree diverse del cervello. Più sensi riesci a coinvolgere, più riuscirai ad imprimere le informazioni nella memoria a lungo termine.
▪ Associazione: Quando impari una cosa nuova, mettila in relazione con qualcosa che già conosci. Associando nuovi pensieri, a ricordi già immagazzinati faciliti la codifica e il recupero di quelle informazioni, perché l’associazione funge da indizio. Per esempio, per ricordare il nome di una persona mettilo in relazione con una caratteristica buffa del suo aspetto o con qualcos’altro che te lo fa venire in mente. Più l’associazione è divertente o assurda, più sarà facile ricordare.
▪ Consolidamento: Devi concederti il tempo necessario per elaborare le informazioni, per “metabolizzarle”. Uno dei modi migliori per farlo è ripassare ciò che hai imparato, magari ripetendolo a qualcun altro. Se si dice che la ripetizione è la madre della memoria, una ragione ci sarà pure!
Non dimentichi mai il tuo nome, le lettere dell’alfabeto o come si adopera una forchetta o una matita, vero? Perché? Perché sono cose che ripeti o usi tutti i giorni. Con l’uso frequente i ricordi si imprimono più profondamente, e diventa più facile richiamarli alla memoria.
Secondo alcuni studi, entro 24 ore da che si è imparato qualcosa, se ne può dimenticare fino all’80 per cento, almeno temporaneamente. Comunque non ti scoraggiare perché un po’ o buona parte di quell’80 per cento, lo puoi richiamare alla mente ripassando il materiale.
Applica nei tuoi studi, uno alla volta, i segreti che abbiamo visto insieme e vedrai migliorare la tua memoria giorno per giorno.
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A presto Simone Moroni.
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